L'interessante storia della Chiesa di San Rocco a Lendinara e delsuo parco

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CHIESE EDIFICI STORICI PASSEGGIANDO

L’interessante storia della Chiesa di San Rocco e del parco delle Rimembranze

Chiesa di San Rocco

Se si parla di chiese e santuari maestosi, Lendinara è una delle città che ne rappresenta di più. A partire dal Santuario della Madonna, al Duomo di Santa Sofia fino ad arrivare anche alla chiesa di San Biagio. Tuttavia, un’altra chiesetta antica lendinarese è la Chiesa di San Rocco.
Essa sorge poco fuori la città e si trova lungo la strada che da Lendinara porta verso Rasa. Fu costruita nel 1516 sotto iniziativa de Consiglio Comunale per ringraziare San Rocco per lo scampato pericolo della pestilenza del 1511.
Nel 1539, il vescovo Ferretto ricorda la presenza dei frati serviti: “locus S. Rochi confessoris extra Lendenariam, ubi fratres servutae conventuales commorantur”.
D’altro canto, la chiesa di San Rocco viene addirittura citata in una cronaca settecentesca del Malmignati, il quale scrive, “la chiesa di San Rocco è alquanto antica, ma picciola e di tenui entrate. Ha tre altari ed è frequentata”.

san rocco storica

Foto storica della chiesa e del campanile di S. Rocco (1915-16 circa) – Foto da Lendinara di P.L. Bagatin, Pizzamano, Rigobello

Successivamente, nel 1535 la nobile famiglia Contarini si prende la responsabilità per effettuare una delle prime ristrutturazioni apportate alla chiesa di San Rocco. Nel 1656, il convento dei Frati Serviti è soppresso da Papa Urbano VIII e viene rimpiazzato dal convento di frati agostiniani di Polesella e dai frati conventuali di Adria. Ulteriormente, nel 1669 la proprietà del fondo è in mano al primicerio di San Marco Girolamo Dolfin per poi passare nel 1719 ai Contarini e nel 1790 alla famiglia del patriziato veneziano dei Soranzo.
Oltre modo, agli inizi dell’800 il vescovo Molin considera la chiesa di San Rocco in uno stato a dir poco pietoso.
Di fatto, il soffitto si presenta diroccato e con evidenti segni del passaggio dei lanzichenecchi. Per questa ragione, il Molin ordina prontamente una sistemazione con consacrazione annessa. Inoltre, nello stesso anno la chiesa è comprata dall’illustre Pietro Cappellini.

Dal 1900 ad oggi

Alboron de San Roco

Alboron de San Roco – foto da http://www.polesineterratraduefiumi.it

Con atto pubblico redatto il 16 Novembre 1921, la chiesetta di San Rocco è ceduta da Cesare Cappellini alla chiesa di Santa Sofia. Di seguito, la chiesa subisce un’altra ristrutturazione tra il 1923 ed il 1927. Ne prende parte anche la popolazione lendinarese che contribuisce alla realizzazione. L’architetto sopraintendente è Ferdinando Forlati.
A seguire, il Comune diventa il nuovo proprietario della chiesetta e si decide di destinarla a famedio dei caduti della prima guerra mondiale. È in questo periodo che le decorazioni esterne sono affidate ad Antonio Nardo che riprende uno stile cinquecentesco mentre gli affreschi interni sono eseguiti dal veronese Angelo Zamboni.

parco delle rimembranze

Parco delle Rimembranze– foto da http://www.polesine24.it

Oggi, al posto dell’antico convento si trova il suggestivo parco delle Rimembranze. Ubicato  sul lato sinistro della Chiesa di San Rocco, in un’area attigua, chiusa da un muro con artistica cancellata. L’ampia area di verde pubblico è abbellita dalle signorili forme di magnolie e di altri maestosi alberi. Sul lato destro si erige con imponenza il grande platano di San Rocco, messo a dimora nel 1848. Albero monumentale, conosciuto dai lendinaresi con il nome di “l’alboron de San Roco”. Il Parco e il grande platano incorniciano il Tempietto Ossario che custodisce i resti dei lendinaresi morti al fronte, i cui nomi sono incisi sui loculi e sulle lapidi del Famedio.

 

Foto copertina Chiesa di San Rocco sacrario ai caduti a Lendinara – foto da Wikipedia

L’interessante storia della Chiesa di San Rocco e del parco delle Rimembranze ultima modifica: 2018-12-14T10:27:54+01:00 da Anna Bellini

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