La situazione di Lendinara dopo la Guerra di Cambrai

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CULTURA STORIA

La situazione di Lendinara dopo la guerra di Cambrai

GdC

Lendinara, dopo la guerra di Cambrai vive un periodo di pace. Questa guerra, durata quasi tre secoli, è uno dei maggiori conflitti delle guerre d’Italia del XVI secolo. È  scatenata allo scopo di arrestare l’espansione della potentissima Repubblica di Venezia in terraferma. Tutti i principali stati europei dell’epoca si coalizzano contro di essa nel tentativo di distruggerla e spartirsi le ricchissime spoglie. “Il governo veneziano, sotto l’apparente mitezza delle parole si rivelò subito assai più rigido di quello Estense; riconobbe ai tre centri del Polesine quasi tutti i privilegi goduti sotto il precedente governo”. Fonti storiche affermano che in un rescritto del “1495 Lendinara è onorata del titolo di Città, già riconosciutole dagli Estensi ed autorizzata a fregiare i propri emblemi con lo stemma civico consistente in uno scudo in campo azzurro su cui campeggiava la corona ducale ed il castello con due torri dominate dal leone”.

La pax lendinarese…

guerra di cambrai Leone Di San Marco
Da sinistra: L’inizio della Guerra di Cambrai – Foto da https://dalvenetoalmondoblog.blogspot.com; Leone di San Marco – Foto da https://it.wikipedia.org

Tuttavia, il rapporto fra le famiglie nobili lendinaresi e la corte dogale sono ben diversi rispetto a quelli degli Estensi. “Avevano goduto prima delle massime prerogative, potendo salire alle maggiori cariche e vi furono consiglieri, governatori, alti funzionari lendinaresi a diretto servizio della Signoria ferrarese”. Ora, le stesse famiglie passano in sottordine e sono praticamente isolate e disprezzate dall’aristocrazia veneziana.
Quest’ultima, cerca di mantenere ogni incarico di maggior privilegio. In questo periodo, i lendinaresi da cittadini, diventano sudditi.  “Questa limitazione delle libertà, unita all’energica applicazione delle leggi e delle punizioni, provocò un arresto nello sviluppo delle arti liberali che si tradusse in decadenza culturale non compensata dai benefici della lunga Pax. Per questo, i cittadini di Lendinara prestano molti servizi al governo veneto. Tant’è che la cittadina è riconosciuta dal Senato con l’epiteto di “città fedelissima”. “Sotto la Repubblica il Comune, retto dal suo Consiglio di 40 cittadini e dal podestà veneziano […] trascorse la lunga pace”.

Il territorio

IS 1494

Italia Settentrionale durante la guerra di Cambrai – Foto da https://it.wikipedia.org

All’epoca, il territorio lendinarese comprende : la parte di Santa Sofia tra Adige ed Adigetto con le Ville di Rasa, Saguedo, Cavazzana, Lusia, Villanova del Ghebbo e Costiola. Poi, la parte di San Biagio, tra Adigetto e Canalbianco con Molinella, San Bellino e Ramodipalo. “La proprietà terriera, nelle mani di ricche famiglie lendinaresi e di alcune veneziane, contribuiva non poco a fornire a Venezia le risorse necessarie per vivere. Belle case signorili ornarono Lendinara, in parte edificate da famiglie veneziane, che avendo acquistato terreni già appartenenti agli Estensi erano venute qui a stabilirsi”. Inoltre, la storia di Lendinara nel periodo veneziano è sempre più municipale e limitata agli avvenimenti locali. Difatti, non vi sono sconvolgenti eventi storici fino alla caduta della Repubblica. All’inizio del Settecento, Lendinara è rinchiusa tra le sue mura ed i cittadini vivono una vita tranquilla e di pace. D’altro canto, verso la fine di quel secolo, Lendinara è una delle cittadine colpite dalla soppressione dei conventi.

 

Fonte: LENDINARA VENETA – B.Rigobello. In copertina Guerra di Cambrai – Foto da http://www.raixevenete.com
La situazione di Lendinara dopo la guerra di Cambrai ultima modifica: 2019-01-28T08:12:27+01:00 da Anna Bellini

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