Il Caffè Grande di Lendinara: oltre due secoli di storia - itLendinara

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EDIFICI STORICI LUOGHI DI RITROVO

Il Caffè Grande di Lendinara: oltre due secoli di storia

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L’antico luogo di ritrovo è collocato nel prestigioso e storico Palazzo Municipale di Lendinara; e frequentato assiduamente fin dalle origini, da noti e celebri letterati; il Caffè Grande in piazza Risorgimento, già Maggiore, costituisce una splendida meta turistica della città, caratteristico centro della provincia di Rovigo .

Il Caffe Grande Palazzo Municipale
Il Palazzo Municipale, sede del Caffè Grande di Lendinara – Foto: Serena Mazzetto

Il Caffè Grande è quindi un prestigioso luogo di ritrovo. Per la sua sede presso la loggia municipale, costituisce uno speciale punto di incontro per tutta la comunità lendinarese; e questo fin dagli inizi del XIX secolo. L’auspicio allora, è che possa perdurare la sua attività, proprio per la sua grande valenza storico-artistico-culturale.

Il Caffe Grande Di Lendinara
Portico del Caffè Grande, Palazzo Municipale di Lendinara – Foto: Serena Mazzetto

Le frequentazioni storiche del Caffè Grande di Lendinara

Fin dall’Ottocento il Caffè Grande attira illustri visitatori; anche nel Novecento costituisce luogo di prestigiose frequentazioni; fra gli altri, ricordiamo le ricorrenti soste del poeta e scrittore Umberto Saba; egli infatti è ospite del critico d’arte Giuseppe Marchiori; fra gli anni Trenta e Quaranta.

Umberto Saba
Umberto Saba, ospite del Caffè Grande di Lendinara – Foto: Wikipedia

Il Palazzo Municipale, le origini

Il Palazzo sorge in Piazza Risorgimento, già Maggiore. La letteratura locale riporta la sua fondazione da parte degli Estensi, nel XIV secolo. È suddiviso in due piani. L’inferiore è composto dal porticato ad arcate sorrette da antiche colonne in marmo della loggia pubblica. Il piano superiore invece, è caratterizzato da quattro finestre rettangolari, con al centro una nicchia; essa accoglie la statua della Madonna con il Bambino; possiamo osservare sulla base della statua, scolpiti in bassorilievo, lo stemma civico e quello del podestà Balbi; ed inoltre, l’iscrizione: VIRNINEM HOC SIMULACRUM PROPITIO PATRIAE NUMINI/DICATUM FRANC. BALBI PRAET. AC PIORUM CIVIUM DEVOTIONIS/ERGO ANNO MDCXVIII.

Il Caffe Particolare Portico E Nicchia
Il Caffè Grande di Lendinara, Palazzo Municipale – Portico e nicchia nel dettaglio – Foto: Serena Mazzetto

Nel Seicento il palazzo viene unito all’edificio del Monte di Pietà, con il quale costituisce così il prospetto principale di un unico complesso a pianta irregolare con corte interna; l’insieme comprende altri edifici sul lato di via Garibaldi e via Giovanbattista Conti, già del Teatro.

Palazzo Municipale E Teatro
Scorcio del Palazzo Municipale. Sullo sfondo, il Teatro Ballarin – Foto: Serena Mazzetto
Palazzo Municipale
Foto: Serena Mazzetto

Le origini della Bottega del Caffè

Nella prima metà dell’Ottocento l’affitto dei locali del pianterreno risolve alcuni dei problemi relativi alla ristrutturazione dell’edificio. Infatti, gli stessi vengono dati in locazione a Giacomo Zorzetto; per ben 25 anni, dal 1817 al 1842; egli si impegna così ad eseguire diversi lavori; e questo in modo che i locali possano servire per bottega da caffè, bigliardo e pasticceria. L’edificio in laterizio viene quindi restaurato; viene adattato così al nuovo uso dal Zorzetto; egli onora anche l’obbligo di soffittare, inavellare, ed intonacare tutta d’intorno la detta bottega; come pure di dipingerla decentemente; e di sostituire all’attuale pavimento di mattoni quello di terrazzo solido; ed infine, di cambiare gli attuali telari di lastre ottagonali, con telari nuovi all’inglese.

Il Portico Del Caffe Grande
Il portico del Caffè Grande di Lendinara – Foto: Serena Mazzetto

La ristrutturazione ottocentesca

La perizia dell’architetto Ignazio Cavallini del 1817 ci fornisce una descrizione dettagliata degli ambienti del pianterreno; e pure dei lavori di ristrutturazione; apprendiamo così della pavimentazione del sottoportico; ed anche della demolizione del muro divisorio interno della bottega da caffè; inoltre, della costruzione del pavimento alla veneziana, di terrazzo a quattro colori; infine, della sistemazione di muri, soffitto e finestre. La bottega di caffè viene decorata dal professor Faccini di Este. Per di più, altri lavori di restauro vengono eseguiti nel 1842-43 per una più vantaggiosa rinnovazione d’affittanza. Nel 1852 Giorgio Voltolini realizza un nuovo progetto di restauro; esso include la sistemazione dei locali elegantemente rifiniti con soffitti a marmorino, stucchi e decorazioni pittoriche. Nel 1858 si eseguono ulteriori lavori; tra essi, il rifacimento del soffitto della loggia, con rivestimento di tavole e di riquadri a specchi con cornice.

Ristrutturazione e adattamenti del Caffè Grande nel Novecento

Si susseguono ulteriori lavori nei primi anni del Novecento. Nel 1915 la Giunta Comunale delibera di affidare la decorazione degli interni del Caffè alla ditta De Pra Perisella di Venezia; l’arredamento invece, alla ditta Valeriano Rovinazzi di Bologna. I disegni e l’esecuzione delle decorazioni sono opera del pittore e scultore bolognese Gaetano Samoggia. La sala canoziana, dove si conserva la grata lignea, è decorata nel 1916 dal bolognese Carlo Baldi.

Lampione Stile Liberty Gaetano Samoggia
Lampione in stile Liberty di G. Samoggia – Foto: arteoggiblog.wordpress.com

Fonti editoriali: storienogastronomiche.it; Lendinara, notizie e immagini per una storia dei beni artistici e librari, di P.L. Bagatin, P. Pizzamano, B. Rigobello

Il Caffè Grande di Lendinara: oltre due secoli di storia ultima modifica: 2021-03-24T07:59:35+01:00 da Elisa Padoan

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