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Assenza Presenza: la mostra allestita per Fai un Giro in Villa

Assenza Presenza

Assenza Presenza: l’arte contemporanea presente a Lendinara a Palazzo Malmignati con FAI un Giro in Villa. “L’assenza è, per colui che ama, la più sicura, la più efficace, la più viva, la più indistruttibile, la più fedele delle presenze.” CIT. Marcel Proust.
Riabitare un luogo chiuso da molto tempo è un’avventura; riaprire le finestre è un’esperienza emozionante che permette di vivere stanze che un tempo erano state di conti e contesse. Attraversandole, si possono immaginare i dialoghi di questi personaggi, le discussioni e le riconciliazioni, le carezze tra due amanti, le risate e le strilla dei bambini… ma anche gli addii di questi proprietari, che un giorno hanno preso le chiavi di casa e le hanno usate un’ultima volta per chiudere per sempre il portone.

Assenza Presenza

Da quel momento queste stanze dai soffitti altissimi si sono riempite di polvere. Nessuna ombra umana ha più oscurato i pavimenti alla veneziana di questo grande palazzo. L’assenza assoluta ha regnato sovrana, indisturbata e solitaria senza rivolgere parola a nessuno. Anche l’assenza degli oggetti ha pesato solenne fra queste mura: i molti libri antichi della biblioteca sono stati spazzati via insieme ad arazzi, mobili e specchi. Le cose sono scomparse lasciando il posto a ciò che è invisibile, solamente intuibile, come un graffio su una parete, un divano ormai sfondato, un brandello di tappezzeria, un camino spento.

Assenza PresenzaAssenza Presenza locandina

Se l’interno del palazzo si è nutrito di solo buio o di qualche sottile spiraglio di luce che si è infilato tra le serrature e gli spifferi delle finestre, le massicce pareti esterne hanno potuto continuare a contemplare le stagioni, tremare con il freddo dell’inverno e scaldarsi nelle ore più calde dell’estate. Ma nessun bambino ha più giocato a nascondino o corso nel prato, nessun giardiniere è stato sgridato perché, sbadato, si era scordato di raccogliere le foglie secche. La natura, nel suo infinito ciclo di vita, ha trovato una nuova dimora in cui poter crescere e così, il giardino all’italiana ha perso le sue sembianze trasformandosi in un bosco indomabile e selvaggio. Libera da qualsiasi ostacolo, l’assenza ha vissuto questo luogo per anni, finché la mano dell’uomo, di nuovo, ricordandosi di questo posto affascinante e imponente, se ne è riappropriata.

Dal passato al futuro

Oggi Palazzo Malmignati attende impaziente di ospitare nuove storie, continuando a soffrire di un’inguaribile nostalgia del passato. Le tracce velate dell’assenza accompagnano le nuove presenze verso il futuro, senza dimenticare la loro origine antica, ancora percepibile nei ricordi che animano gli ambienti di questa dimora. Dodici giovani artisti colpiti dalla magia di questo palazzo antico hanno dato nuova vita a stanze incustodite e silenziose, inaugurando un nuovo presente.
Federico Aprile, 1989, Suzzara. Lavora tra Reggio Emilia e Bologna. Diploma di Laurea II livello Pittura – Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2015. Sfidando continuamente i propri limiti, grazie al mezzo pittorico riesce a riprodurre fenomeni apparentemente incorporei come il suono. Spesso il principio della sua azione creativa richiama un luogo del suo vissuto, che viene alterato e reso diverso, pregno di un grado di fertilità in più.

Assenza PresenzaPalazzo Malmignati

Elisa Bertaglia, 1983, Rovigo. Lavora a Rovigo. Diploma di Laurea II livello Pittura – Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2009. Attraverso dipinti a grafite e carboncino, indaga il mondo dell’inconscio e della natura, creando scenari immaginari, ma possibili, popolati da piccole bambine nascoste tra corna di cervo e ricco fogliame, piante carnivore e fiori.
Valentina Burel, 1992, Pordenone. Diploma di Laurea II livello Grafica d’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2017. Predilige il formato del libro, che diventa un erbario particolare dedicato al rapporto guscio seme. In ogni opera varie specie vegetali e animali diventano simboli di nascita e crescita, principio, evoluzione e fine.

Altri artisti presenti alla mostra Assenza Presenza

Jessica Ferro, 1992, Dolo. Lavora a Rosolina. Diploma di Laurea II livello Pittura – Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2016. Esplora i mondi della pittura e dell’incisione sperimentale con un’installazione che coinvolge lo spettatore invitandolo a percorrere molteplici trame, spalancando porte di un luogo intimo in cui vengono evocate visioni e apparizioni suggestive.
Daniele Gagliardi, 1973, Reggio Emilia. Lavora tra Reggio Emilia e Bologna. Diploma di Laurea II livello Pittura – Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2019.

Realizza installazioni instabili e transitorie partendo da materiali di recupero che altera, assemblandoli e dipingendoli. Ad oggetti abbandonati e deteriorati, assegna una nuova esistenza, sospesa ed incerta ma avvolta da una forza enigmatica.
Alice Padovani, 1979, Modena. Lavora a Modena. Laureata in Filosofia nel 2007 e in Arti Visive nel 2015. Dona al mondo naturale e vegetale una seconda occasione, lontana dalla corruzione del tempo e in bilico costante tra fragilità e solidità. Alice crea stanze delle meraviglie ordinate ma sconcertanti, che permettono di riflettere sul vero significato della natura.

…e ancora

Gevis Lekiqi, 1992, Shkoder (Albania). Lavora a Bologna. Diploma di Laurea II livello Pittura – Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2017. Utilizzando il linguaggio video e restringendo la ricerca cromatica a tre tonalità, concretizza alcune qualità tipiche dell’essere umano, come l’amore, la sapienza e il desiderio di creare.

FAI un Giro in Villa

Duo artistico. Alice Mestriner, 1994, Treviso. Lavora tra Venezia e Téhéran. Laureata in Arti Visive e Multimedia presso l’Università IUAV di Venezia nel 2017.
Ahad Moslemi, 1983, Téhéran. Lavora tra Venezia e Téhéran. Laureato in Arti Visive e Arti Plastiche presso l’Università UQTR di Trois-Rivières nel 2016. Ormai da tre anni collaborano insieme approfondendo il tema dell’identità, dell’invasione e della vanità. Tramite l’installazione, espansa nello spazio, ricreano un ambiente domestico in cui sono esposti oggetti di uso quotidiano, totalmente avvolti in un particolare tessuto verde brillante, cucito pazientemente a mano.

…e per finire!

Jacopo Naccarato, 1995, Arezzo. Lavora a Bologna. Diploma di Laurea I livello Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2018, ora frequenta il biennio di II livello Pittura – Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Osserva, studia ed interpreta la realtà che lo circonda, sceglie un elemento naturale come l’albero e lo allontana dalle proprie radici, lo decontestualizza e gli dona nuova ninfa, analoga nell’aspetto alla sua identità passata, ma ricca di nuovi significati.

Federica Poletti, 1980, Modena. Lavora a Modena. Diploma di Laurea II livello Pittura – Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2005. Il soggetto ricorrente nella sua pittura è la donna, la quale, costretta a nascondersi perché soffocata dal sistema, preferisce il duro confronto con se stessa, consapevole che tale scelta potrà provocare riflessioni e scontri difficili.
Lucia Zavatta, 1990, Rimini. Lavora a Rimini. Diploma di Laurea II livello Grafica d’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2017. Le sue incisioni calcografiche ospitano un mondo che oscilla tra reale e fantastico, dove la forma originaria del nido viene sviscerata per ospitare e cingere nuova vita.

 

Fonte Giorgia Bergantin. Foto FAI Giovani Rovigo.

Assenza Presenza: la mostra allestita per Fai un Giro in Villa ultima modifica: 2019-06-19T10:38:03+02:00 da Sibilla Zambon

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