La soppressione napoleonica dei conventi a Lendinara

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La soppressione napoleonica dei conventi a Lendinara

Soppressione - Frati Cappuccini

Come ben sappiamo Lendinara è conosciuta per la sua bellezza artistica, ma anche per la maestosità storica dei suoi santuari. Tuttavia, nel 1668 i frati fiesolani sono obbligati da Papa Clemente IX a lasciare immediatamente San Biagio, i quanto il loro ordine viene soppresso. Sfortunatamente questo è solo l’inizio di quello che poi è riconosciuto come prassi durante l’era napoleonica. Infatti, a partire dal 1769 si hanno le soppressioni più gravi: i frati zoccolanti (minori osservanti di San Biagio) ed i frati minori conventuali del convento di San Francesco a Lendinara. Nei primi tempi si stabiliscono fuori Lendinara, dove iniziano a costruire un piccolo convento ed una chiesa dedicata a San Marco Evangelista, consacrata nel novembre 1610. La chiesa era davvero intima ed esigua: 22 metri per 11, con il presbiterio ed il coro per i frati.

Convento Dei Frati Minori Cappuccini (lendinara)

Convento Dei Frati Minori Cappuccini, Lendinara – foto da https://it.wikipedia.org

Sebbene il fato non è dalla loro parte, i frati decidono di donare tutta la loro attenzione e diligenza nell’edificare questo nuovo “santuario”. Ne è prova la loro scelta di curare particolarmente l’altare maggiore dove espongono un meraviglioso tabernacolo in legno intagliato. Fortunatamente dopo una ulteriore soppressione avvenuta nel 1810, il loro prezioso tabernacolo è recuperato con successo ed è collocato nella chiesa di Sant’Agata. D’altro canto, la soppressione napoleonica decreta la definitiva dipartita dei Cappuccini a Lendinara. Nel 1835, dopo essere sollecitati ripetutamente dalle autorità cittadine e dai loro fedeli, fanno ritorno a Lendinara. Qui, si stabiliscono nell’ex monastero delle monache benedettine cassinesi. I frati Cappuccini rimangono nell’ex monastero fino al 1867 nonostante nello stesso anno sono scossi da una ulteriore soppressione.

Le soppressioni non si arrestano…

Monasteri

Editto con l’elenco dei Monasteri agostiniani soppressi in età napoleonica 10 luglio 1798
Milano, Archivio di Stato, Fondo Culto parte antica, c. 1562. Il 22 messidoro anno VI repubblicano (10 luglio 1798) il Direttorio Esecutivo della Repubblica Cisalpina decreta la soppressione di numerosi conventi per incamerarne i beni. – Foto da http://www.cassiciaco.it

Gli animi dei lendinaresi non sono lasciati in pace dalle continue soppressioni religiose. Infatti, oltre al Convento di San Francesco, nel 1777 abbandonano la chiesa della Madonna anche gli Olivetani. Nel 1807 sono colpiti i frati filippini e la confraternita dei battuti, senza dimenticare i già noti Cappuccini nel 1810. D’oltre modo, l’ultima soppressione testimoniata è quella dei padri Cavanis nel 1866. Quest’ultima è realizzata anche grazie all’unione della regione Veneto all’Italia.
Oggi, il Convento dei frati Cappuccini di Lendinara è attivo come, “centro francescano di accoglienza per i poveri”. Dal 1948, ogni anno è celebrata la festa di S. Francesco d’Assisi che coinvolge tutta la città, l’Alto Polesine e la diocesi di Adria e Rovigo. Da non dimenticare, oltre più, che lo stesso Convento è stato una delle sedi più importanti per i frati che non accedevano al sacerdozio e sede di noviziato tra il 1977 ed il 1987.

La soppressione napoleonica dei conventi a Lendinara ultima modifica: 2019-01-10T12:26:43+01:00 da Anna Bellini

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