Storia di un cognome particolarmente altisonante Perolari Malmignati

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LO SAPEVI CHE PERSONAGGI STORIE

Storia di un cognome particolarmente altisonante Perolari Malmignati

Perolari Malmignati, Palazzo Perolari ph di AlbertTheBear da Wikipedia

Ad un certo punto della storia, la famiglia Perolari ha aggiunto al suo cognome quello dei Malmignati. Ma come e soprattutto cosa è accaduto? Troviamo le spiegazioni cercate in un registro del pubblico perito Giovan Battista Marini del 1796. In tale volume sono presenti elenchi e disegni dei beni i Pietro Perolari Malmignati.  Più di 20 mappe in cui sono rappresentate Lendinara, Badia, Rasa, Rovigo, per citarne alcune, e altre località anche del padovano.

Dettagli di una famiglia

Beh, fra questi disegni una in particolare fa ben intuire le proprietà che possedevano nel centro della nostra città. 240 campi elencati. Di questi, un centinaio erano pervenuti a Pietro Perolari Malmignati dai Malmignati, 45 erano stati acquistati da poco e gli altri derivavano dal nonno Pietr’Antonio che li aveva ottenuti grazie al matrimonio contratto proprio con la contessina Cornelia Malmignati.

Era il 1736 quando venne celebrato il loro matrimonio. L’antefatto era semplicissimo. Pare che il fratello della sposa, Don Ottavio, fosse l’unico erede maschio e decise di lasciar le sue cose a Cornelia e il marito, Pietr’Antonio Perolari appunto, qualche anno più tardi, nel 1748. Fin qui, tutto chiaro. Ma Don Ottavio mese una simpatica postilla, cioè quella che Pietr’Antonio aggiungesse al suo cognome quello Malmignati. Tutti questi averi raggiungono, molti anni più tardi, proprio il nipote di Pietr’Antonio assieme anche a quelli lasciati da rami dei Perolari, come quelli di Carlo Perolari di Rovigo), altri di Lucrezia, sorella di Cornelia. Il giro di tali beni fu strano. Lucrezia sposò un nobile rodigino, tale Antonio Nicola Rodari, da cui nacque Lodovica Rodari che diventò la moglie di Francesco Leopardi. La loro figlia, Margherita, si maritò con il conte Polo Lion di Padova. E da lei le su ricchezze, finirono poi nelle mani di Pietro Perolari Malmignati.

Palazzo Perolari

Perolari Malmignati, Palazzo Perlorari Ph Massimiliano Furini Da Twitter
Palazzo Perlorari ph Massimiliano Furini da Twitter

Dunque tra i beni che gli derivarono dalla famiglia Malmignati, alcuni risalivano ad un antico feudo, 40 campi per l’esattezza, e altri erano stati comprati successivamente, 57. “Il Merlo, la Crosarola, la Pioppa, il Go” erano le terre di tipo feudale di Saguedo, le altre erano site a Lendinara, dove ora c’è Palazzo Perolari, a Rasa, Saguedo e verso Padova. Palazzo Perolari si trova sulla destra dell’Adigetto, sulla stessa Riviera di Palazzo Malmignati, che fu però costruito qualche decennio prima. Qui vi nacque nel 1780 Pietro Perolari, che morì nel 1842. Diventò Vice-Prefetto a Rovereto nel 1810 e nel 1815 Podestà di Lendinara. Scrisse anche due e tragedie: “I  Fieschi” e “Sigismondo Cattaneo”. Altro personaggio di rilievo che merita di essere ricordato è sicuramente il nipote: Pietro Perolari Malmignati di Paride (1848-1886), garibaldino, laureato in Giurisprudenza a Padova, Console d’Italia al Cairo e a Tolone e autore di alcuni libri di viaggio.

 

Fonte R. Rigobello Lendinara Veneta. In copertina Palazzo Perolari ph di AlbertTheBear da Wikipedia.

Storia di un cognome particolarmente altisonante Perolari Malmignati ultima modifica: 2019-01-14T07:58:52+01:00 da Sibilla Zambon

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